Dalle stelle al GPS
Nel corso della storia l'uomo ha sempre cercato di orientarsi sia via terra che via mare per comprendere in la posizione in cui si trovava e poter raggiungere così la destinazione desiderata.

Posizione stelle e astri
La prima tecnica utilizzata dai primi grandi navigatori (Fenici, Greci e Romani) per orientarsi è stata l'osservazione del cielo. Grazie a sistemi di stelle conosciuti come l'Orsa Maggiore e Minore e il Sole. Osservando la posizione di queste stelle, i navigatori erano in grado di comprendere la propria posizione e calcolare le distanze.
Bussola e Carte
Solo nel XIII secolo le tecniche di orientamento hanno subito una sostanziale trasformazione grazie all'introduzione di 2 nuovi strumenti:

- Bussola → invenzione fondamentale che permette di indicare sempre nella direzione del nord, in questo modo è possibile dedurre gli altri punti cardinali e seguire le corrette direzioni per spostarsi
- Carte → le prime carte nautiche mai esistite erano chiamate portolano e rappresentavano i confini delle coste conosciute fino a quel momento. Questa fu un'incredibile svolta che permise notevoli miglioramenti e sviluppi della navigazione medioevale.Astrolabio

Astrolabio
L'Astrolabio Nautico è una semplificazione di quello astronomico (il quale permette di conoscere la posizione degli astri) ideata nel XVI secolo e permette di conoscere la latitudine e la longitudine della propria posizione misurando l'altezza del sole. Tenendolo ad altezza della vista grazie al foro e utilizzando la parte in grado di ruotare lo strumento proiettava su una superficie piana informazioni necessarie per il calcolo della posizione.

GPS (Global Position System)
Il GPS è stato inventato nel 1973 per superare i precedenti sistemi simili a esso utilizzati per la navigazione ma non funzionanti e poco pratici (Progetto Transit). Il sistema GPS si basa sull'appoggio di una serie di satelliti in orbita alla Terra; la precisa posizione in tempo reale viene fornita grazie all'analisi del tempo impiegato da un segnale radio per percorrere la distanza trasmittente-satellite.
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