Eccoci dunque al termine del nostro percorso relativo alla Navigazione. E' ora necessaria una sintesi per raccogliere tutti i caratteri e le evoluzioni relative a questa importantissima azione.
Tecniche di navigazione semplici erano già conosciute dagli antichi greci che la utilizzavano per spostarsi nel Mediterraneo e costruivano attorno a essa storie mitologiche di ogni tipo. Numerosi popoli nella storia hanno fatto della navigazione la loro arma principale ideando nuovi tipi di natante adatti allo scopo desiderato: ad esempio le navi vichinghe erano perfette per rapide fughe per l'abitudine della popolazione di razziare e depredare territori. Ben presto però l'uomo ha sentito il bisogno di migliorare la tecnica di navigazione cercando di creare strumenti per calcolare la velocità della nave e la distanza percorsa come l'odometro e migliorare le tecniche di orientamento grazie all'introduzione della bussola nel periodo medioevale. La storia della tecnologia navale, però, si è continuata a evolvere nella storia allargandosi nell'ambito della navigazione sottomarina (nel corso del 1700); questa branca della navigazione giocò successivamente un ruolo fondamentale durante la Seconda Guerra Mondiale. Nello stesso periodo iniziarono a diffondersi nuovi materiali e nuovi tipi di motori come quelli a vapore grazie all'avvento della rivoluzione industriale che assicurarono un miglioramento notevole per la propulsione e permisero l'inizio delle attraversate transatlantiche più sicure e veloci.
Il tema in questione è stato soggetto di importanti studi e analisi scientifiche relative in particolare alla meccanica dei fluidi per studiare il galleggiamento dei corpi e in particolare della nave. Uno dei più importanti scienziati che ottenne importanti risultati che influenzarono la navigazione fu il brillante Archimede che riuscì anche a comprendere il motivo del galleggiamento della nave (Lezioni del professor Caparrini su Archimede e la navigazione).
Inoltre la navigazione è anche stata oggetto di analisi in importanti testi letterari come la commedia dantesca e ventimila leghe sotto i mari e numerose poesie, opere d'arte e sequenze cinematografiche quali Titanic e Pirati dei Caraibi; in queste forme d'arte si riscontra la presenza della descrizione delle tecniche di navigazione e degli stili adottati all'epoca in cui sono state realizzate oltre al racconto principale.
Le imprese in ambito nautico sono numerose e gli "eroi" della navigazione sono gli esploratori e gli inventori quali Brunel e Fulton che hanno permesso di sviluppare la tecnologia nautica.
Da non trascurare sono però le imprese in barca a vela quali quelle di Laura Dekker e Greta Thunberg, quest'ultima in grado di attraversare l'Atlantico con imbarcazioni a vela per ridurre le emissione per spalleggiare le vicende ecologiche.
Le nuove tecnologie portano sempre più verso una navigazione precisa e sicura riducendo notevolmente i numeri dei naurfagi; nonostante ciò le innovazioni in questo ambito sono ancora numerose e in continuo sviluppo come si può notare dagli studi del Politecnico di Torino.
Da non trascurare c'è naturalmente il tema del divertimento nel quale al primo posto si trova il turismo permesso da imponenti navi da crociera affiancato dalle competizioni sportive e le attività rilassanti quali una navigazione nell'Ardeche.
E per concludere non si può non ricordare il significato che questa parola ha assunto al giorno d'oggi: la navigazione web è ora più che mai al centro dell'attenzione e il suo significato è strettamente collegato al significato principale del termine.
E così si conclude il nostro percorso che partendo dalla definizione della Navigazione si è concluso con una possibile invenzione futura non ancora realizzabile in questo ambito grazie a un percorso che spazia in ogni ambito. Gli spunti interessanti e i numerosi approfondimenti delle lezioni del professor Marchis e del professor Caparrini sono stati di fondamentale importanza in questo percorso.